Il pacchetto clima “Fit for 55”, presentato dalla Commissione europea, consiste in diverse proposte legislative che rappresentano gli strumenti con i quali l’UE vuole raggiungere gli obiettivi del Green Deal, ovvero ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e azzerarle entro il 2050.
Le emissioni avranno un prezzo, che sarà compensato dalla creazione di un Fondo sociale per il clima per sostenere i redditi e gli investimenti, per evitare l’aumento delle bollette per i più vulnerabili e le imprese.
In aggiunta, la Commissione UE impone che «le emissioni delle autovetture nuove diminuiscano del 55% a partire dal 2030 e del 100% a partire dal 2035 rispetto ai livelli del 2021. Di conseguenza, tutte le autovetture nuove immatricolate a partire dal 2035 saranno a zero emissioni».

Guardando più direttamente la produzione e l’uso di energia, che rappresentano il 75% delle emissioni UE, la direttiva sull’efficienza energetica fisserà, un obiettivo annuale vincolante più ambizioso di riduzione del consumo di energia. Alla luce di questo obiettivo, saranno determinati i contributi nazionali raddoppiando praticamente l’obbligo annuo in termini di risparmio energetico per gli Stati membri, che saranno tenuti a realizzare nuovi risparmi sul consumo finale di energia di almeno l’1,5% ogni anno dal 2024 al 2030.
Per quanto riguarda invece le energie rinnovabili, la nuova direttiva (la cosiddetta Red III) fisserà l’obiettivo di «produrre il 40% del nostro fabbisogno energetico (elettrico, termico e trasporti) da fonti rinnovabili entro il 2030», a fronte del 19,7% registrato nel 2019 (in Italia al 18% circa nello stesso anno).

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